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Privacy

Il mondo della scuola è da sempre oggetto di attenzione per ciò che concerne la privacy soprattutto con l’avvento delle nuove tecnologie informatiche e di internet. La protezione dei dati dei minori è un argomento sul quale sia il Regolamento Europeo 679/9016 (GDPR) come pure il Garante della Privacy evidenziano l’esigenza di una continua attenzione considerata la delicatezza dei dati trattati e la vulnerabilità a cui sono soggetti dal momento che si abbassa la soglia di attenzione alla protezione degli stessi.

E’ importante comprendere, che le azioni rivolte alla tutela della privacy equivale al rispetto dell’identità, della dignità e della sfera più intima della persona. In questo contesto, la funzione della scuola è quella di preparare le nuove generazioni al futuro ed è importante che sin dall’infanzia i futuri cittadini siano educati al rispetto di tali valori.

La disciplina della privacy nelle scuole ha come fonte iniziale il Codice della Privacy (d.lgs. 196/2003) successivamente per porre rimedio ad una serie di anomalie ma soprattutto per uniformare l’approccio alla questione, si è reso necessario redigere un documento che applicasse in maniera uniforme la norma su tutto il territorio dell’UE da qui il Regolamento 679/2016 entrato in vigore a Maggio 2018 in contemporaneamente su tutti gli stati dell’unione, comunemente definito GDPR.

C’è da dire che lo scopo del GDPR, va ben oltre al concetto di decalogo di norme, infatti lo stesso pone le basi per la creazione della Cultura delle Privacy in un contesto epocale caratterizzato da un uso smodato di Internet in generale e dei social media in particolare.

Il Garante già ai tempi della 196/03 ha stilato un decalogo per ricordare quelle che devono essere le regole finalizzate al rispetto della privacy in ambiente scolastico. Il Regolamento infatti si rivolge a professori, genitori e studenti e fornisce indicazioni su modalità e termini previsti nel trattamento dei dati Fondamentale è che sia gli studenti che le famiglie sappiano che: Tutte le scuole – sia quelle pubbliche, sia quelle private - hanno l’obbligo di far conoscere agli “interessati” come vengono trattati i loro dati personali. Devono cioè rendere noto, attraverso un’adeguata informativa, quali dati raccolgono, come li utilizzano, quanto li trattengono e a quale fine. Estrema cautela è richiesta inoltre per la raccolta di dati delicati come quelli sullo stato di salute, le convinzioni religiose o le origini etniche. In ogni caso, come già detto in precedenza, famiglie e studenti hanno il diritto di conoscere le informazioni trattate e di chiederne in qualunque momento i dettagli.

Esistono poi dei regolamenti che affrontano diverse tematiche come quella dell'utilizzo di tablet e smartphone in classe, la diffusione di video e di immagini e riprese durante gite scolastiche, saggi e recite, la lettura di temi in classe che contengono informazioni di carattere personale, l'utilizzo di telecamere all'interno e all'esterno dell'istituto. Tutto questo, supportato da una adeguata comunicazione, contribuisce al corretto uso dei dati sensibili e contribuire ad utilizzarli esclusivamente per gli scopi istituzionali previsti serire contenuto