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La drammatica emergenza che ha investito il Paese ha reso ancor più chiaro come strutture fondamentali della convivenza civile e sociale, rivestano natura di funzioni indispensabili per la comunità nazionale, da sostenere finalmente con forti politiche di investimento. Per questo è indispensabile che il sistema scuola, con la ripresa delle attività in presenza, che ne costituiscono tratto fondante e costitutivo, sia messo in condizione di poter rispondere con efficacia al compito di garantire il diritto costituzionale all’istruzione.

Per ripartire nel modo giusto e adottare le corrette misure di prevenzione e protezione, occorre che ogni scuola possa disporre in modo definito e stabile delle necessarie risorse di organico per tutti i profili professionali: docenti, personale ATA, dirigenti nonché di strumenti che possono aiutare alla corretta applicazione dei protocolli, misure e indicazioni emanate dall’Autorità Sanitaria.

“Obbligo di indossare le mascherine, ingressi scaglionati, percorsi divisi, banchi distanziati e misurazione della temperatura, pulizia giornaliera e sanificazione periodica di tutti gli ambienti: Così sarà il ritorno in classe! Il ministero dell'Istruzione sta lavorando e ha presentato già una prima bozza, il testo attualmente al vaglio dalle parti sociali sarà successivamente inviato al Comitato tecnico-scientifico per le valutazioni finali”.

Nella fattispecie Il protocollo dovrà fissare un quadro nazionale di riferimento in base al quale ogni scuola, in ragione delle proprie specificità (tipologia di alunni, organizzazione del lavoro, strutture edilizie), dovrà definire puntuali indicazioni su dispositivi e norme di comportamento finalizzati ad una frequentazione sicura degli ambienti scolastici, eliminando ogni rischio di diffusione del contagio.